giovedì 29 aprile 2010

Italia-Canada

Ho sentito tante volte dire che lavorando e viaggiando all'estero ci si vergogna di quello che si vede dell'italia, di quello che si dice dell'Italia, di che figura facciamo all'estero, di come all'estero ci sia maggiore ordine e rispetto delle leggi che in Italia, ecc.ecc.
In realtà credo che viaggiare, per lavoro o per vacanza, all'estero sia ben diverso che vivere all'estero.
Vivere significa affrontare tasse, leggi, incongruenze, problemi sociali che esistono ovunque, anche nel tanto civile e democratico Canada.
Essere emigranti, anche in Canada, non è così semplice, nè a buon mercato. richiede tempo (anni) di attesa nel tuo paese d'origine per ricevere il visto, soldi (tanti, migliaia di euro) per preparare documenti e pagare tasse e oneri di segreteria, sacrifici (casa e lavoro li trovi solo se hai il visto). la copertura sanitaria statale ti viene riconosciuta dopo tre mesi di visto (nel frattempo paghi una assicurazione privata), a scuola vai in classi di inserimento per stranieri fino a che non impari il francese o l'inglese.
I fondi all'istruzione sono tagliati anche qui, la sanità è in crisi, gli scioperi sono frequenti, i lavori pubblici, il partito separatista, la classe politica, gli evasori, la giustizia/ingiustizia, i liberali che non riescono a unirsi e a contrastare il partito conservatore che è al potere con il 30% dei voti e che fa il bello e il cattivo tempo, gli scandali con le nomine politiche dei giudici e i parenti dei ministri che millantano poteri, i collettori di fondi, ecc.
Anche l'italia per la maggior parte dei Canadesi, che ci vanno in vacanza o per lavoro, è un paese meraviglioso. l'unico appunto di stupore che senti di tanto in tanto è a proposito dei comportamenti del premier e delle vicende personali che lo coinvolgono o dell'incredulità legata alle leggi decisamente personalizzate.
A proposito dell'ultima uscita sulla mafia che ha ricevuto pubblicità da Gomorra e dalla Piovra, mi permetto di dire che, qui come dappertutto, alla mafia non sono serviti nè Gomorra nè la Piovra. Si sono arrangiati da soli da diversi anni e non è un mistero, anzi.
Se non bastasse la mafia ci pensano gli imprenditori originari del Belpaese che sono sempre coinvolti in tutti gli scandali di corruzione e ingerenze nella vita politica canadese. L'ultimo scandalo che sta coinvolgendo il governo liberale (anche qui la sinistra è toccata dal potere) del Quebec, ha come protagonista un collettore di fondi, costruttore e imprenditore, che avrebbe influenzato la nomina di giudici e l'assegnazione di appalti. Peraltro, i giudici e i politici non hanno cognomi e nomi italici, ma francesi e inglesi ...
Insomma, "c'è del marcio anche in Canada". Come in tutto il Mondo.
Nonostante tutto, qui c'è la presenza effettiva e concreta dello stato, del governo locale e centrale, della struttura sociale di sostegno, di istituzioni che in Italia sono quasi sparite, sostituite dal volontariato, dal ruolo previdenziale della famiglia e dai cittadini.
Non è questione di libertà di stampa (fesserie strumentalizzate) o di federalismo (parliamone, un raddoppio di costi e competenze con uno spreco enorme di soldi e gli stessi problemi di prima), di nuove leggi (ce ne sono già abbastanza e coprono tutte le materie), ma di coscienza sociale, di regole rispettate che sono la libertà di tutti, di tutela della famiglia e dell'educazione dei bambini che sono la nostra vita e il nostro futuro.
Non esistono destra e sinistra, centro, moderati e progressisti, fascisti e comunisti, italiani e stranieri, esistono solo la società e il benessere comune che possono essere raggiunti, in base a diversi approcci e idee, ma che devono essere l'obiettivo finale di tutti.
La salute, l'educazione, il lavoro, la famiglia non sono di destra o sinistra, sono del cittadino, dell'uomo e il cittadino ha bisogno di sostegno, stimolo e rispetto.
Se mai un gruppo politico si impegnasse in questo programma, rispetterebbe il proprio compito e anche chi vota per protesta, chi lo fa turandosi il naso, chi non vota, gli affiderebbero il proprio futuro. In Canada come in Italia.

10 commenti:

  1. Ciao Francesco,
    condivido completamente il contenuto del tuo post! I motivi che hanno spinto me e mio marito a voler lasciare l'Italia sono molti: una classe politica corrotta e nella quale ho grandi difficoltà a riconoscermi, l'insofferenza nei confronti del nepotismo presente in qualsiasi istituzione a tutti i livelli (anche nell'autonomissima provincia di Trento..), una staticità intellettuale a dir poco imbarazzante, un senso crescente di inadeguatezza a condividere certi valori che ritengo a dir poco superati.. insomma la lista sarebbe lunghissima. Sono cosciente del fatto che anche fuori dall'Italia ci sarà del marcio, che il Canada, così come tanti altri paesi, non sono il paradiso terrestre. Tuttavia spero di trovare fuori di qui quella solidarietà "organica" di cui parli tu, quel senso di comunità che ha come unico scopo il raggiungimento dell'uguaglianza e la condivisione del bene collettivo al di là del colore politico e dell'ideologia. Spero che il tempo e questa splendida esperienza che andrò a vivere mi diano ragione! Nel frattempo mi preparo alla visita medica che sarà il 18 maggio a Milano!! Buona permanenza a Montreal e continua a rallegrarci con i tuoi racconti e le tue impressioni! A bientot!

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  2. Cara Simona2 e caro Francesco. Toccate un argomento del quale ho discusso giorni, mesi e che mi accomunano a voi, nonostante la vostra identità quebecchese, e quindi non certo esente da biasimo. Io vengo dalla Sicilia e lavoravo per il governo regionale. Considerate le riflessioni su Trento, penso di non dover aggiungere altro? E' vero cche il Canada non è il paradiso. Qui c'è il meglio e quindi, statisticamente, parte del peggio di ogni cultura del mondo. Fransuà ha detto benissimo. C'è una coscienza sociale altissima; esiste, soprattutto, l'indignazione, che in Italia è un vocabolo ad esclusivo appannaggio dei presidenti delle squadre di calcio che subiscono un rigore ingiusto e che, per questo, riescono ad ottenere interpellanze parlamentari trasversali, come direbbe il vostro giornalista più influente (bello usare la seconda persona quando parlo delle cose brutte italiane; d'altra parte io sono già permanent resident, voi no!).
    Per concludere, qua resta bellissimo e io sono felice nonostante la mia attuale disoccupazione Certo, se non ci fossero tutti questi immigrati ... Ooooo Caaaanadaaaaa

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  3. Ciao Francesco, seguo con interesse il vostro blog.
    Anche noi siamo una famiglia che ha deciso di emigrare in québec: siamo arrivati a Montreal due mesi fa e così la nostra grande avventura è iniziata...
    Ho creato anche io un piccolo blog con impressioni sulla vita quotidiana, ti segnalo l'indirizzo: http://siamoincanada.blogspot.com/

    In bocca al lupo per la visita medica!

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  4. Stamattina, leggendo i siti web di alcuni quotidiani italiani, mi è venuto un atroce dubbio. E se il mio affitto fosse in parte pagato da alcuni estranei per ragioni a me sconosciute e senza che mi sia stato chiesto alcun favore? Questo immeritato sospetto mi impedisce di vivere serenamente la mia condizione di disoccupato. Per cui, nonostnate la vostra solidarietà, sono costretto a dimettermi. Ooo Caaaanadaaaa ...

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  5. Insomma se scopro che qualche estraneo ha pagato, a mia insaputa, parte della somma necessaria all'acquisto della mia casa, lo ringrazio e gli chiedo se per caso ha pensato ad altri investimenti. Nel frattempo nego tutto.
    Feltromatto, stasera ho letto a casa i vostri post e ci siamo associati al blog. Siete in tre, di cui un piccolo imperatore e due adulti trentenni anni, di cui una artista, anglofoni. Adesso dove abitate ? Il lavoro ? L'asilo ? La sanità ? Vi siete iscritti al AIRE? Il conto corrente ? Abbiamo bisogno di informazioni. Io nel frattempo sono rientrato in Italia. Devo vedere il notaio, non si sa mai...

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  6. Ciao Lucia,
    scrivimi a info@feltromatto.it, così poi ti rispondo personalmente.
    Lucilla

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  7. Ciao Alessandro e a tutti! Io andrò a vivere a Montreal ma ho un visto per il Canada, questo migliora un po' la mia posizione e aumenta leggermente la tua stima nei miei confronti? :-) In questi anni in cui ho maturato l'idea di lasciare l'Italia credo di aver annoiato parecchie persone con i miei argomenti e talvolta ho pensato di essere esagerata e troppo severa con le mie accuse. Le prime pagine dei giornali non fanno altro che darmi ragione e ogni giorno rafforzo le mie convinzioni. Sicuramente sapere che anche altre persone condividono i miei pensieri è di supporto morale soprattutto in un momento di passaggio come questo. Insomma, hai l'idea di essere meno psicopatica di quello che gli altri credono... Tu sai di cosa parlo perchè ci sei già passato!! Leggo che sei contento e che lì è bellissimo, che invidia. Noi siamo costretti a subirci questo teatrino volgare di Scajola & C., sempre più degrado.... Io conto di arrivare per settembre, giusto prima che arrivi l'inverno. Vive le Quebec libre! opss

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  8. Simona 2 capiamo benissimo le tue sensazioni perchè le viviamo e le abbiamo vissute e non voglio più pensare al degrado che ti/vi/ci circonda, perchè anche da qua, masochisticamente, navigo quotidianamente nei siti di alcuni giornali. Adesso alla rabbia di quando stavo in Italia si aggiunge un pizzico di sadica soddisfazione. Quindi sono un sadomasochista.
    Anche noi, come te, parlavamo quasi esclusivamente del Canada.
    Cara Simona 2, caro Fransuà, vi aspettano giorni stupendi, nei quali la bellezza del quotidiano vi faranno passare in secondo piano le innegabili difficoltà iniziali. Ma in questa terra ognuno sarà felice di darvi aiuto, o anche solo consigli o parole di conforto. Questo continua a stupirmi del Canada, e mi rende ogni giorno felice, nonosstante la lontananza della mia famiglia e degli amici, nonostante la disoccupazione e lee paure innegabili, vinte dalla consapevolezza e dalla fiducia che qui SI PUO' FARE! Auguri, auguri e auguri.

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  9. Ciao a tutti, mi chiamo Gabriella e sono venuta in Canada per amore...
    Sono partita da Milano senza nemmeno essere cosciente di quanto fosse lontano...
    Ricominciare una nuova vita con l'uomo che amo...
    E' vero qui si sta bene, ma manca irrimediabilmente quell'incredibile terra che ti accorgi di amare proprio quando te ne vai...

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  10. ciao gabriella,
    noi siamo appena arrivati. per ora non mi manca niente (esclusi gli affetti incontournables). a presto e rimani in contatto.

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