lunedì 28 aprile 2014

Il sogno americano

Cari Amici,
una delle prove tangibili dell'esaudimento dei sogni di ogni emigrante che parte poveraccio e diventa benestante nella terra d'oltreoceano, é la possibilità di trascorrere con leggerezza un fine settimana da Signori a New York.
Questo é il racconto breve del nostro fine settimana alla faccia di tutti gli uccellacci del malaugurio che non credevano nel mio progetto di emigrazione e conseguente successo di vita.
Partiti da Montreal alle 08.00 della mattina, abbiamo raggiunto in piena riserva, grazie a una velocità ottimale per mantenere la media del consumo, il primo distributore di benzina (senza tasse e a ridotto numero di ottani per l'ambiente) in territorio statunitese per riempire fino all'orlo il serbatoio della nostra limousine.
Dopo un viaggio tranquillo, allietato da due ciambelle acquistate alla stazione di rifornimento e alcune tartine preparate dalla mia signora, abbiamo raggiunto un ottimo motel a soli 75 minuti dal centro di NY e a pochi passi da un SuperWalmart e un outlet di primissimo livello. 
L'hotel, dotato di un gigantesco parcheggio gratuito e di ogni ben di dio a colazione, tanto da costrigerci a prendere qualche frutto e altre vivande per il resto della giornata, ci ha accolto con la notoria discrezione americana tanto che nessun elemento dello staff parlava una parola di inglese.
A NY tutto é andato bene, sole, caldo, camminato tantissimo e mangiato un'ottima pizza in un posto noto per l'autenticità della pizza e del locale. La vera pizza portata a New York dai primi emigranti italiani a inizio secolo. Tutto é originale e come allora, la ricetta della pizza (buonissima), lo stato del locale, i piatti e le tovaglie mai lavati da allora e gli stessi camerieri che, con grande passione e abnegazione, nonostante l'età si danno da fare che é una meraviglia. Le guide decantano Salvuzzo, questo é il nome del ristorante, per la qualità della pizza e il degrado del locale. Tutto confermato.
In 4 abbiamo speso 25$ seduti, mangiati e bevuti in centro a NY.
La giornata é stata piena di cose nuove e abbiamo approfittato di tutte le meraviglie della Grande Mela senza badare a spese: visita alla stazione ferroviaria, tutta la 5th Av. a piedi in andata e ritorno, visita libera in tutti i negozi, assaggi gratuiti in ogni dove e visione senza limiti delle vetrine dei giocattoli. I bambini sono stati bravissimi e con un ghiacciolo messicano, tre fette di pizza e una sprite, integrati dalle leccornie rimaste con noi dalla prima colazione, si sono ben nutriti e rinfrancati per le 11 ore di camminata quotidiana. Nonostante le mie insistenze per prendere un taxi o la metropolitana, hanno addirittura preferito camminare tranquillamente, piuttosto che correre a perdifiato, rincorsi dal controllore o dall'autista del taxi che fanno di tutto per poter strigere forte la mano del papà che li aveva ringraziati per il passaggio gratuito offerto abitualmente alla nostra famiglia.
Al rientro in albergo una tisana, offerta dai dispenser già preparati per la prima colazione, senza disturbare il portiere che si riposava all'ingresso, hanno donato il tocco finale per una giornata piena di "gourmandises". 
Il giorno dopo abbiamo assaltato l'outlet e con tre sacchettoni a 0,50$ al pezzo abbiamo completato il guardaroba estivo con pezzi pregevoli delle collezioni degli ultimi 10 anni. Una vera cuccagna e i bambini increduli chiedevano: "...ma papà ci compri davvero tutto???". 
Quando mia moglie mi ha fatto notare che nel grande magazzino dove stavo acquistando uno stock di mutande e calze per i prossimi 5 anni, c'erano solo clienti hassidik, conoscendo la loro passione per la biancheria intima di alto livello, ho capito che eravamo nel posto giusto. 
E alla fine del viaggio, crepi l'avarizia, ho preso da Walmart anche due reggiseni per la mia signora e, per il primogenito, due scarpini di calcio assortiti con il dispositivo antitaccheggio integrato. Pensate che li ha messi nel negozio ed é corso fuori senza più fermarsi fino all'auto che era già in accelerazione per la gioia.
Sono felice, qui in America siamo ricchi !!!

venerdì 14 marzo 2014

Primavera

Avenue du Parc - Montreal giovedì 13 marzo 2014
Il clima non é un problema, ma ieri notte sono caduti 25 cm di neve e la temperatura il mattino seguente era a -16 con vento e temperatura risentita -25.
Ok, si può sopportare, c'é di peggio, il clima non é un problema, ma qui si va avanti con freddo, vento e neve da novembre, 5 mesi sono lunghetti,  le previsioni non sono confortanti e adesso ha ripreso a nevicare. Nel frattempo siamo in campagna elettorale anticipata e il 7 aprile ci saranno le elezioni per il governo della provincia. 
PQ, PLQ, CAQ, QS sono i 4 partiti che si sfidano tra economia, separatismo, carta dei valori, corruzione, scuola e sanità. Ci sarà un governo maggioritario? PKP, il tycoon dei media, uno degli uomini più ricchi e potenti del Canada che é sceso in campo con il PQ, sparigliando le carte e agitando il Canada, riuscirà a diventare ministro? 
Il 16 marzo si festeggia St Patrick, patrono dell'Irlanda, ci sarà un grande defilé al freddo e poi tutti in birreria.
Buona Primavera.

lunedì 10 febbraio 2014

Romano ne "La Grande Bellezza"

Ho visto "La Grande Bellezza". Lo trovo magnifico. Non credo vi interessi la mia opinione, del resto non sono né un giornalista, né un critico. Non prendete questo post come prova della mia presunzione, peraltro vera. Voglio solo usare il blog come taccuino per poter recuperare con facilità la frase di Romano, il personaggio interpretato da Carlo Verdone. Solo per potermela ricordare.


"Ho trascorso tutte le estati della mia vita a fare propositi per settembre, ora non più. Adesso trascorro l'estate a ricordare i propositi che facevo e che sono svaniti, un po' per pigrizia, un po' per dimenticanza. Che cosa avete contro la nostalgia, eh? É l'unico svago che resta per chi è diffidente verso il futuro. L'unico. Senza pioggia, agosto sta finendo, settembre non comincia e io sono così ordinario. Ma non c'è da preoccuparsi. Va bene. Va bene così."

martedì 28 gennaio 2014

Ancora più freddo.

Checché ne dica Claudia, quest'anno a Montreal il freddo é mooooolto freddo, lungo, tenace e doloroso. Nonostante i -27C, tutto funziona, black-out elettrici a parte causati dall'aumento di energia domandato dalle necessità di mantenere una temperatura accettabile negli edifici e in tutte le situazioni a rischio. Un pò come accade nelle settimane estive di grande calore quando l'assorbimento energetico per abbassare la temperatura fa temere il peggio.
Adesso é il freddo che ci martella. E i tubi scoppiano, l'auto fatica a partire, le porte non si chiudono, i negozi sono invasi dalle pozzanghere, non puoi dimenticare cappello e guanti, i guanti cadono nelle pozzanghere del negozio, il cappello cade nelle pozzanghere del negozio, il passeggino si incastra nella neve e allora se il pupo é piccolo lo metti nel bob che tiri sudando come un bue muschiato. Insomma parafrasando un vecchio amico che diceva che le corna non valgono se fatte in terra straniera, io direi che i sacramenti non valgono se detti anche ad alta voce in terra straniera!




lunedì 16 dicembre 2013

Ma si può dire Buon Natale in Nord America? Meglio dire Buone Feste e accontentare tutti ...

 
da Wikipedia
"In the United States, "Happy Holidays" (along with the similarly generalized "Season's Greetings") has become a common holiday greeting in the public sphere of department stores, public schools and greeting cards. Its use is generally confined to the period between United States Thanksgiving and New Year's Day. American use of the term "Happy Holidays" to replace "Merry Christmas" dates back at least to the 1970s and was a common phrase relating to the Christmas season at least going back to the 1890s. The term may have gained popularity with the Irving Berlin song "Happy Holidays" (released in 1942 and included in the film Holiday Inn).
In the United States, it can have several variations and meanings:
As "Happy Holiday", an English translation of the Hebrew Hag Sameach greeting on Passover, Sukkot, and Shavuot.
As "Happy Holiday", a substitution for "Merry Christmas".
As "Happy Holidays", a collective and inclusive wish for the period encompassing Thanksgiving, Kwanzaa, Hanukkah, the Immaculate Conception of the Blessed Virgin Mary, the Feast of Our Lady of Guadalupe, the Winter solstice, Christmas Day (The Nativity of the Lord), Boxing Day (St. Stephen's Day), the New Year and Epiphany.
As "Happy Holidays", a shortened form of the greeting "Merry Christmas and a Happy New Year."
The increasing usage of "Happy Holidays" has been the subject of some controversy in the United States. Advocates claim that "Happy Holidays" is an inclusive greeting that is not intended as an attack on Christianity or other religions, but is rather a response to what they say is the reality of a growing non-Christian population.
Critics of "Happy Holidays" generally claim it is a secular neologism. The greeting may be deemed materialistic, consumerist, atheistic, indifferentist, agnostic, politically correct, and/or anti-Christian. Critics of the phrase have associated it with a larger cultural clash termed the "War on Christmas." However, some Christians, concerned that the 20th century conflation of St. Nicholas Day (December 6), Christmas (December 25), and Epiphany (January 6) has subsumed the meaning of Christmas itself, have taken to using "Happy Holidays" and "Season's Greetings" throughout the season, reserving "Merry Christmas" for December 25.
Season's Greetings" is a greeting more commonly used as a motto on winter season greeting cards, and in commercial advertisements, than as a spoken phrase. In addition to "Merry Christmas", Victorian Christmas cards bore a variety of salutations, including "Compliments of the Season" and "Christmas Greetings." By the late 19th century, "With the Season's Greetings" or simply "The Season's Greetings" began appearing. By the 1920s it had been shortened to "Season's Greetings,"and has been a greeting card fixture ever since. Several White House Christmas cards, including U.S. President Dwight D. Eisenhower's 1955 card, have featured the phrase."
... BUON NATALE!!!...

martedì 10 dicembre 2013

Invisible child: una bambina nell'ombra, la piccola fiammiferaia a New York City.



(copyright New York Times - By Andrea Elliott Photographs by Ruth Fremson)


Non é che sono diventato sepolcrale, ma probabilmente il mio umore di questi giorni non é scintillante, L'avvicinarsi delle feste mi é sempre stato ostile. In questi giorni il New York Times pubblica un reportage che sta lasciando il mondo senza fiato: la storia di una bambina senzatetto che vive a New York (New York, non New Dehli) con la propria famiglia in uno dei 152 (!!!) rifugi per famiglie senzatetto della città.
Una giornalista ha accompagnato Disani nella sua vita quotidiana e racconta così la faccia nascosta e diffusa della grande democrazia e del paese dei balocchi a cui dobbiamo sempre ispirarci per non sentirci dei provinciali...
 
"She wakes to the sound of breathing. The smaller children lie tangled beside her, their chests rising and falling under winter coats and wool blankets. A few feet away, their mother and father sleep near the mop bucket they use as a toilet. Two other children share a mattress by the rotting wall where the mice live, opposite the baby, whose crib is warmed by a hair dryer perched on a milk crate..."
(copyright New York Times - By Andrea Elliott Photographs by Ruth Fremson)
 
Per leggere il reportage e vedere le immagini che danno a Disani la dignità di essere vista, basta cliccare sulle parole: Invisible child.
 
Buon Natale.

domenica 8 dicembre 2013

I falsi miti americani e canadesi


Sull'onda dell'entusiasmo per l'insediamento del nuovo segretario PD, approfitto di un momento di pausa per elencare una serie di immagini fasulle, di illusioni senza fondamento, di falsi miti a cui noi poveri figli della terra dei cachi ci abbeveriamo, trascurando la nostra storia, le nostre conquiste, la nostra fortuna e i meriti nostri, dei nostri padri e dei nostri nonni.

É pur vero che abbiamo anche tanti difetti e punti di ignominia, ma per una volta parliamo rapidamente del CANADA  e degli USA!
  • Internet e telefonia: Netflix ha dichiarato che il Canada offre un servizio di connessione a internet degno di un paese del terzo mondo. Costi e plafond sono tali da scoraggiare qualsiasi videodiffusore o investitore per programmi e servizi. É vero che puoi consultare le email e i social network o il web anche sulla tazza del water dell'asilo, ma i costi e i limiti di scaricamento sono vergognosi. Si sta migliorando ma qui paghi anche se ricevi.
  • Ambiente: un amico, un uomo dal cuore peloso sotto un petto villoso, mi ha descritto il Canada e gli USA in un modo perfetto "Non gli importa un c..o della natura e dell'ecologia, ogni tanto alzano l'enorme tappeto verde che hanno in casa e ci spazzano sotto la polvere e lo sporco che producono senza alcuno scrupolo". É cosi', l'inquinamento ambientale e la leggerezza nell'affrontare campagne di riciclaggio, pulizia e cura dell'ambiente sono senza senso. La bassa densita' della popolazione e gli enormi spazi nascondono l'assoluta trascuratezza di politiche ambientali.
  • Sanita' pubblica: Obama ci sta lasciando la ghirba per cui dimentichiamoci gli USA, nei cui stati centrali e nelle cui localita' più' lontane Emergency organizza da anni spedizioni sanitarie per dare sostegno alle popolazioni abandonate dal sistema, come in Pakistan. In Quebec, non parlo del Canada, a volte ci vogliono 2 mesi per vedere il tuo medico generico e la prevenzione é un miraggio. Avere un medico di famiglia é una rarità, un pediatra é un'eccezione. In USA il ricovero per un parto costa, se non sei assicurato, dai $6,000 ai $8,000. Una assicurazione sanitaria minima costa circa $7,500 all'anno. 
  • Pensioni e contratti di lavoro: ma che scherzate? Se siete dipendenti pubblici, statali o governativi siete dei pascia', se siete milionari siete milionari, se lavorate nel privato, respirate forte e tenetevi stretti. Certo niente da paragonare ai co.co.co. italiani, ma qui non esistono TFR, pensione, ROL, ferie pagate di 27 gg all'anno, 13 e 14. In USA le imposizioni sono minime, ma in Canada sono superiori al 40%. Gli stipendi? Se fai una approssimazione di $1=Euro1, lo stipendio netto é come in Italia, ma non esistono contratti a tempo indeterminato e le indennità di preavviso in una azienda privata normale variano da 1 giorno a 4 settimane. Il settore privato paga con i propri contributi il regime delle pensioni del sistema pubblico e in cambio riceve al massimo dell'anzianitá una minima da $800 al mese. Assicurazione sanitaria e fondi per quadri e dirigenti, un miraggio.
  • Sicurezza sul lavoro: mettete insieme i punti precedenti, sanita', ambiente e lavoro, e avrete il risultato pieno: poca sicurezza sul lavoro.
  • Trasporti e infrastrutture: il treno é quasi inesistente e caro. La metro a Montreal costa $2,75 a biglietto. Le autostrade sono gratuite, la benzina costa $1,4 al litro in Canada, $3,50 al gallone in USA. Il bollo lo paghi, la tassa annuale sulla patente la paghi, l'IMU esiste ed é cara, molto cara, un'ora di parcheggio in centro città sono $2,60 al parchimetro. 
  • Tasse, la tua imposizione fiscale da reddito viene applicata anche sui rendimenti finanziari.
  • Scuola pubblica: in USA dimenticatevela, in Canada ci sono grandi differenze tra le varie provincie e tra le singole scuole, ma generalmente sono assolutamente superiori agli USA.
  • Clima, ok, la prossima.
Bene, finito lo sfogo.
Buon Natale!

giovedì 3 ottobre 2013

Montreal gli archivi della città

Flick ospita una serie magnifica di fotografie dell'archivio della Ville de Montréal.
Fotografie dell'inizio secolo, recenti, in bianco e nero e a colori.

http://www.flickr.com/photos/archivesmontreal/sets/
Copiate il link o cliccate sull'indirizzo e verrete trasportati nel tempo.
Tanto per avere un'idea, siamo con le finestre aperte da due settimane, oggi 25 C e sole a volontà, sembra ancora estate con i colori dell'autunno.

sabato 6 luglio 2013

Estate, fuoco, fiamme, caldo

Il vero Made in Italy, abbandonato e vilipeso.
Da qualche mese aggiornare il blog mi é molto difficile. Cerco dei motivi e degli alibi, il lavoro, le corse, la scuola, ma in realtá forse l'unica cosa che mi manca é la motivazione. Il blog é un animale strano e gestirlo, aggiornarlo, alimentarlo necessita una motivazione che in questo momento non ho.
Mi dispiace, cerco comunque di aggiornarlo, rispondo a tutti i commenti e di tanto in tanto immagino dei post. Il dilemma in cui mi trovo é presto detto, anzi scritto. O inizio un cammino autobiografico, autoreferenziale e in parte autocelebrativo, perché darsi dei coglioni non é sempre piacevole, o chiudo tutto o cambio blog.
Il primo percorso mi appare difficile e sconveniente, soprattutto perché la fatica di evitare di apparire meno idiota potrebbe essere letale e essere troppo veristi su internet non ha una grande ragione d'essere e io non riesco a mantenere il limitatore sempre acceso.  
Chiudere tutto mi sembra una scemata anche perché credo che per qualcuno che cerca qualche informazione naturale e reale, il blog abbia ancora una sua utilitá.
Cambiare blog mi riporterebbe alla ricerca della motivazione e poi cosa caspita potrei scrivere di interessante? Tra l'altro non ho neppure lo spirito di sacrificio di chi si aggiorna e cerca di proporre nuovi post, argomenti, temi ecc. ecc.
Allora ho deciso di fare così: terró aggiornato il blog, risponderó a chi chiederá informazioni e nel frattempo vi passo il mio account twitter con cui mi sto divertendo da qualche mese a questa parte e che aggiorno anche con le notizie canadesi che mi interessano. Magari ci vediamo su Twitter, ciao.
@franbut

Ah, avevo intenzione di scrivere un post sugli incendi, sull'incidente ferroviario di Lac Megantic, il caldo accablante di Montreal in questi giorni, il 4 luglio, la polemica francofoni, anglofoni, le vacanze in Quebec, ecc. , ma non ne ho voglia. Sará per la prossima volta... 



domenica 16 giugno 2013

Inizio estate

Oggi é stato arrestato il Sindaco supplente di Montreal. Il Sindaco titolare si era dimesso 6 mesi fa sull'onda dello scandalo della corruzione e della Commissione Charbonneau che indaga sulla corruzione nei lavori pubblici. Fino ad oggi sono state arrestate più di 60 persone tra cui il sindaco di Laval e di Montreal, due fra le tre città più importanti della Provincia.
Aspettiamo con ansia gli sviluppi del sindaco di Toronto, beccato a fumarsi del crack e totalmente inabile a qualsiasi attività politica e di rappresentanza, per fare filotto e raccontare al Mondo che anche in Canada ci stiamo adeguando.
Piccola annotazione: nonostante tutto quel che si dice, nessuno dei tre sindaci é di origine italiana o immigrato... Pecunia non olet.

mercoledì 5 giugno 2013

Ne vale la pena ?

Quebec - Il museo di Belle Arti
Cari amici, amici cari,
ho ricevuto oggi da Laura un commento/domanda molto interessante e troppo difficile da gestire in solitaria come spesso faccio, nel mio soliloquio di onnipotenza e onniscienza. Passato il brivido dell'autoanalisi, durante la quale mi sono reso conto di non poter rispondere "veramente" alla DOMANDA, ho pensato di fare cosa buona e bella nel dare più risalto al commento di Laura e di dedicarle un post intero, chiedendo a tutti un contributo.
Io, perché padre padrone del blog, metterò la mia risposta, insufficiente e inadeguata, alla fine del post. A voi la sterminata prateria dei commenti.
Ecco la domanda di Laura: 
"Buongiorno Francesco, ho scoperto il tuo blog per caso navigando su internet alla ricerca di informazioni su Montreal e il Québec.
Mi trovo in una situazione simile a quella di molti che ti hanno già scritto: a mio marito è stato offerto un posto a tempo indeterminato in un organismo internazionale con uno stipendio di circa 80.000CAD netti l'anno a cui però vanno sottratti contributi per le nostre rispettive pensioni (circa 8.000 euro l'anno per uno, pare) l'affitto/mutuo per una casa, l'acquisto di una macchina e le tariffe per un asilo nido (abbiamo una bimba di un anno e mezzo)oltre alle normali spese correnti che abbiamo anche in italia e a dover continuare a pagare il mutuo della casa in italia.
Qui a Roma io lavoro come project manager per un ente di ricerca, gestisco progetti di cooperazione internazionale, quindi parlo piuttosto bene l'inglese e sufficientemente il francese, ma a Montreal non sono nemmeno sicura che riconoscerebbero la mia laurea in scienze politiche e non so quanto sia effettivamente facile trovare un lavoro che mi dia anche la possibilità di gestire il mio tempo, avendo una bimba così piccola.
I dubbi sono quelli che hanno tutti e so bene che la decisione possiamo prenderla solo noi, ma se possibile vorrei avere un consiglio da chi come te vive a Montreal con la famiglia:
secondo te con un solo stipendio di circa 50000 euro l'anno (tolte le spese di cui sopra)si può vivere, almeno per il tempo che io trovi un lavoro, in maniera dignitosa? Alla luce della tua esperienza personale e del costo della vita a Montreal, vale la pena secondo te fare il "gran salto" lasciando due lavori a tempo indeterminato per uno solo con un buon (ma non eccezionale) stipendio?
tutto questo lo faremmo per dare un'opportunità di vita migliore alla nostra piccola, ma se dobbiamo lasciar tutto per vivere una vita di privazioni e sacrifici, forse non ne vale davvero la pena...siamo davvero in una situazione di stallo e dobbiamo dare una risposta entro la fine di questa settimana...
ti ringrazio molto per i tuoi consigli! "
Cara Laura, non so niente di voi (età, stile di vita, abitudini, nonni, amici, dove abitate, cosa lasciate, cosa cercate, cosa desiderate, dove andate in vacanza, ecc.) ma cerco di immedesimarmi in una situazione a caso: due ragazzi sui 35 anni, con due buoni lavori stabili (compatibilmente con i tempi), una casa in un buon quartiere a Roma o poco fuori, parenti e famiglie non troppo lontane e disponibili, qualche mutuo ben equilibrato, una vita sociale piacevole, anche se non esagerata, amici e colleghi con cui si va normalmente d'accordo, pochi pensieri al momento, ma tanti timori per il futuro soprattutto per un bimbo appena nato a cui si vorrebbero dare tutte le opportunità di questo mondo.
Detta papale papale, se fosse così, io "stringerei le chiappe" e resterei lì.
Perché? Perché a Montreal 80.000 $ netti sono tanti, ma non tantissimi, perché un trasferimento costa tanto, perché l'asilo nido non é così facile da trovare, perché la sanità non é granché, perché restare soli é difficile, perché tornare indietro non é così semplice, perché chi ve lo fa fare?
Diciamo che un appartamento per tre in affitto/mutuo in un buon quartiere a Montreal potrebbe costarvi da 20.000 a 25.000 $`anno con punte a 30.000$ (dipende da garage, spese, mobilio, ecc.), la pensione di cui sopra sono 21.600$ anno, ammortamento auto 6.000 $ anno, spese auto 5,000$ anno (bollo, assicurazione, benzina, manutenzione, gomme, ecc.). Vi rimangono 1.866 $ mese per spese ordinarie, consumi, vacanze, mutuo in italia, piano medicale privato (?), ecc. Poi sai tutto può essere messo in discussione e ho sparato numeri a caso. Tu potresti trovare un lavoro (ipotesi), le condizioni di lavoro potrebbero migliorare (ipotesi), avete un buon conto in banca e la famiglia vi "protegge" (genitori giovani che vi possono venire a trovare, ecc.), potete andare in aspettativa in Italia, siete molto giovani e siete pronti a tutto e curiosi, ... Ecco la mia risposta é questa. In bocca al lupo.
 

sabato 27 aprile 2013

La primavera porta nuovi amici


Oggi é sabato e finalmente sembra che la primavera abbia pensato di passare anche da Montreal. La giornata in effetti non é soleggiata e ieri la neve é ancora caduta a St Faustin, la localitá dove andiamo a sciare a meno di un'ora da casa.
Stamattina alle 7 il sole peró brillava e da qualche giorno i cols bleux della città spazzano e lavano i marciapiedi, gli scoiattoli escono dalle tane e le biciclette dai garage.
Sfortunatamente non abbiamo le meraviglie architettoniche e politiche dell'amata Patria, ma per le politiche stiamo "rattrappando" il tempo perso con gli scandali delle costruzioni di Montreal.
Approfitto del primo post primaverile per segnalare un blog che trovo magnifico: http://www.italianaccent.blogspot.ca.
L'unico punto a suo sfavore é che proviene dalla cittá della squadra che quest'anno ci ha fatto fare le piú brutte figure.
Per il resto, contenuti, immagini, cuore, é un tuffo nell'amore.
Ciao

venerdì 12 aprile 2013

Nevica ancora... Bastaaaaa

Oggi 12 aprile nevica, nevica, tanto e siamo tutti stufi. Macchine fuori strada, ghiacciata e scivolosa, code, incidenti, uffa.


venerdì 22 marzo 2013

Jolie chambre, ni chère ni... légale, idee per alloggiare a Montreal

La linea di partenza del circuito Gilles Villeneuve - Montreal
State programmando un viaggio a Montreal? Ecco qualche idea!

Articolo tratto da LaPresse - Nathaelle Morrisette
Publié le 16 mars 2013 à 07h00
 
«Chambre à prix doux, avec accès à une jolie terrasse où l'on peut déguster des croissants achetés à la boulangerie du coin.» Des offres comme celle-là, on en trouve par milliers sur le web. S'il peut être agréable de séjourner chez Marie ou Thomas, cette façon de voyager en pleine progression fait grincer des dents les propriétaires d'hôtels et de gîtes certifiés qui, bureaucratie oblige, doivent louer leurs chambres beaucoup plus cher. D'autant plus que la clientèle de ces «chambres à louer» encourage le travail au noir, souvent sans même s'en rendre compte.
Affichée récemment sur Airbnb, site internet qui permet aux voyageurs de louer à bon prix pendant un séjour à l'étranger des chambres et des appartements, cette offre trouvera certainement preneur parmi les touristes qui envisagent de visiter Montréal.
La popularité de ce type d'hébergement fait que certains établissements certifiés peinent à survivre. «On a une concurrence complètement déloyale!», s'indigne Patryck Thévenard, président de l'Association des gîtes touristiques de Montréal (AGTM) et également propriétaire du gîte Atmosphère, rue Panet, dans l'arrondissement de Ville-Marie. À Montréal seulement, M. Thévenard estime qu'il existait à l'été 2012 quelque 7000 gîtes illégaux contre 120 légaux. Ce phénomène, de plus en plus répandu, touche particulièrement le Plateau Mont-Royal et Ville-Marie. À l'extérieur de la métropole, le Vieux-Québec et les régions du Bas-Saint-Laurent, des Laurentides et de Charlevoix seraient également touchés par le phénomène.
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Airbnb Depuis sa création en 2008, le site airbnb.com a été consulté par des millions de voyageurs à la recherche d'une chambre, d'un appartement ou d'une maison à bon prix. On y trouve de tout, des chambres et maisons tout à fait en règle et de nombreuses autres qui ne le sont pas.
Dans plusieurs villes, notamment New York et Montréal, le phénomène nuit aux hôteliers et aux établissements d'hébergement légaux, qui peinent à rivaliser avec les prix offerts en ligne.
Airbnb en chiffres
> 10 millions de nuitées réservées> 300 000 annonces dans le monde entier> Des offres dans 33 000 villes et 192 pays> 600 millions de connexions sociales
Source: Airbnb
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Une chambre sur le Plateau
Un appartement meublé sur le Plateau face au parc La Fontaine ou encore sur la sympathique avenue Laurier, voilà ce que recherchent plusieurs touristes qui sont de passage dans la métropole. Et plusieurs résidants du quartier semblent vouloir profiter de la demande, car pendant la saison estivale, quelque 900 gîtes illégaux accueillent des visiteurs, selon le président de l'Association des gîtes touristiques de Montréal (AGTM), Patryck Thévenard.
En plus de créer une compétition féroce pour les établissements légaux, la multiplication des chambres et des appartements à louer «au noir» a également un impact sur la disponibilité des logements. Les gens louent à des visiteurs pour une période de 31 jours ou moins. Résultat: ceux qui sont à la recherche d'un endroit pour vivre de façon permanente peuvent avoir de la difficulté à trouver. «Il y a une perte de contrôle du parc locatif, dit Michel Tanguay, porte-parole de l'arrondissement du Plateau-Mont-Royal. On retire des logements du marché.»
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Articolo tratto da LaPresse - Autore: Nathaelle Morrisette
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