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lunedì 12 marzo 2012

Il coniuge e l'espatrio (da Expatclic)

É primavera anche qui. Dopo una settimana di neve e tempesta, sono arrivati sole e 7/8/9 gradi che nei prossimi giorni varcheranno la soglia dei 13, con qualche goccia di pioggia.
Speriamo che non si ripeta la primavera dell'anno scorso, la più piovosa a memoria d'uomo. Per ora ci godiamo questi primi raggi di sole che, con l'ora legale iniziata ieri, ci aiuteranno a riprendere energia.
A proposito di sostegno psicologico, vi propongo un articolo di Cathleenexpat, Consulente di Transizione, sul coniuge e l'espatrio.
Un tema serio e utile da affrontare con l'aiuto di un esperto. Un argomento spesso sottovalutato, in fase di partenza e spesso lasciato quiescente, ma fonte di turbamenti nei primi mesi. 
Emigrare é una vita nuova che a volte propone schemi e dinamiche di coppia diverse dalla vita precedente.

Nel post d'abitudine  trovereste le prime 5 righe dell'articolo, e il testo completo  cliccando sulla parola Articolo. Questa volta, e chiedo venia a Claudia, ho aggiunto altre 3 righe, sempre tratte dall'articolo, ma in un passaggio successivo, per darvi un assaggio più stuzzicante.

Buona lettura e grazie a Claudia e a tutte le amiche di Expatclic.

"Partire all'estero come coniuge accompagnante può generare problemi e frustrazioni di cui non si è necessariamente in grado di misurare l'ampiezza in un primo espatrio. In questa sede parlerò del coniuge al femminile dato che, in ambito di espatrio, in genere è ancora la carriera dell'uomo che determina gli spostamenti. Le teorie sono naturalmente valide per i due sessi, ma alcune sfumature fanno sì che la problematica del coniuge uomo possa costituire l'oggetto di uno studio a parte...

... I bisogni di sicurezza possono essere chiaramente insoddisfatti e generare problemi a lungo termine. Al di là dei problemi di sicurezza fisica che possono presentarsi in alcuni paesi, la donna che ha lasciato il proprio lavoro può sentirsi molto spoglia e ansiosa rispetto al futuro. ...

martedì 23 novembre 2010

Odio il Québec

É fondamentale anche per un blogger dilettante seguire il mercato. Il mercato comanda e l`imprenditore, se ci riesce, anticipa. In ogni caso non deve perdere troppo tempo per calvalcare l`onda. Anche in seconda fila, ma deve calvalcare quell`onda, costi quello che costi.
Cosi`, per rispettare le esigenze del pubblico e per non perdere troppo tempo ho deciso di entrare in risonanza con il Signor Blog di Simona e con il programma di Rai3 di due animatori sconosciuti detti Bobbo Saviano e Fazzio Fabbio.
La lista. Anche nel mio blog deve esserci una lista, un elenco, una classifica, un insieme di citazioni e di commenti che possano accompagnarci nei prossimi giorni.
Svolgimento: io scrivo una lista basata su un tema, voi, se mai ci siete, leggete piu`o meno interessati. Nel caso in cui vogliate giocare scrivete una vostra lista nei commenti. Per chi é gia`all`estero, il tema della  lista é declinabile per tutte le provincie e nazioni, per chi é stanziale ho preparato un tema alternativo.
Visto che sono stato spesso descritto come un povero ed ingenuo entusiasta, privo di spirito critico e di senso della realta`, ho pensato di ribaltare lo scenario e ho scelto come tema della mia lista, dedicata agli espatriati: le 10 cose negative che ho trovato e che non mi aspettavo di vivere, subire, cercare di evitare o combattere.

Il tema della lista alternativa per gli stanziali é: 10 cose che non vorreste portare con voi e che non vorreste trovare nel Paese d`adozione.

Pronti via, parto con la mia lista. Guardate che picchio senza utilizzare le lenti rosa.

10 cose negative che ho trovato nel Paese in cui sono emigrato e che non mi aspettavo di vivere, subire, cercare di evitare o combattere:

1   Un sistema sanitario pubblico ridicolo e inefficiente che, nonostante i tanti proclami, impedisce ai cittadini di avere un medico di famiglia e ai bambini un pediatra e che impedisce subdolamente l`accesso ai medici stranieri che vogliono lavorare in Quebec
2   Una commistione politica-malavita che sta travolgendo l`amministrazione pubblica provinciale e comunale, cosi`come lo stato centrale federale (vedasi l`inchiesta per costruire un`ala del Parlamento)
3   Una disorganizzazione viaria e un sistema di trasporti ferroviari indegni di un paese moderno
4   Un'incapacita`demenziale nel programmare e rispettare la raccolta differenziata dei rifiuti
5  Un`incapacita`organizzativa e un`approssimazione plateali nell`organizzare attivita`comuni, ludiche e sportive per bambini (campi scuola, recite, corsi sportivi, ecc.)
6     In citta`una manutenzione degli spazi pubblici e delle aree verdi urbane attenta solo alle aree turistiche o alle zone ricche
  Una spropositata tendenza ad effettuare lavori pubblici senza rispetto di budget e senza alcuna considerazione dei flussi di traffico per poi avere strade con buche vertiginose, ponti malfermi e viadotti in via di sbriciolamento
  L`abuso illimitato delle risorse energetiche e l`assenza di preoccupazione nel singolo cittadino  per l`inquinamento ambientale
9   Un sistema politico che permette a una minoranza di governare un Paese cambiando regole e leggi senza alcun contraddittorio o la necessita`di una maggioranza parlamentare
10   Il fatto che le compagnie petrolifere possano liberamente aumentare il prezzo della benzina il giovedì e il venerdì (giorni di paga in cui la classe medio bassa ha i soldi per fare la spesa)

Non ho toccato temi come scuola e lavoro, condizione femminile e cura degli anziani, ghettizzazione e arte del compromesso, non perché non ne veda le mancanze, ma per il numero limite che mi sono imposto.
A chiusura del post desidero aggiungere che i 10 punti oscuri di cui sopra mi sembrano immersi in una societa`magnifica di un paese fiero e accogliente che ha consapevolezza dei propri problemi, che ne sta discutendo animatamente ed educatamente e che ha tutti i mezzi e l`entusiasmo per risolverli.
Emigrare in Canada e emigrare in Quebec é, per me, ancora un grande privilegio e lo rifarei domani.

Adesso tocca a voi.

Simona (la rosa):
Le 10 cose che vorrei non aver trovato:
1. Sistema sanitario inefficiente e disorganizzato.
2. Telefonia mobile ferma a 10 anni fa.
3. Concordo sull'abuso illimitato di risorse naturali e noncuranza degli impatti ambientali.
4. Una societa' dominata dalle banche.
5. Razzismo nascosto dietro la Political correctness.
6. Adolescenti/bambini senza educazione comportamentale e cognitiva.
7. Immigrati italiani di passate generazioni.
8. Monopoli di mercato (tipo TV,Internet,supermercati).
9. Difficolta' ad instaurare rapporti di fiducia.
10. Completa assenza del bidet.

Lucia (il ringhio)
Odio il Québec per:
1. il fatto di avere moltissima difficoltà nel trovare un medico di famiglia e un pediatra.
1 bis i miei sondaggi estenuanti mi dicono che in caso di vera difficoltà il servizio sanitario pubblico è estremamente efficiente. cioè la filosofia è quella della reazione in caso di crisi. manca però la prevenzione cioè il periodico controllo dal tuo medico di famiglia con analisi generali ecc e la visita annuale per i bambini dal pediatra. trovo questo comunque assurdo e la parziale rassicurazione di ospedali che funzionano mi tranquillizza solo in parte.
2. lo scoprire che anche qui la mafia corrompe, è presente, ha interessi, si muove, spadroneggia soprattutto nel campo delle costruzioni ed è sottovalutata e non affrontata con lo stesso impegno dedizione e preparazione dei magistrati italiani
2 bis i monologhi di saviano
3. l'approccio a dir poco miope nella gestione dei rifiuti e nell'attenzione per l'ambiente. credevo di trovare il canada all'avanguardia su questo invece l'ho scoperto arretrato anche a confronto con la mia piccola città di provincia
4. la scarsa attenzione e cura per la propria casa. credevo di trovare le case dell'alto adige ma abitate da emiliani napoletani, palermitani ecc cioè da persone aperte, accoglienti e calorose. in realtà ho capito che l'estrema diffusione di case in affitto determina una scarsa attenzione per il luogo in cui vivi.
5. una generale trasandatezza che pervade un pò tutto. le cose non sono nè brutte nè belle nè fatte bene nè male nè ben curate nè completamente lasciate andare, c'è un senso di non finito, di non curato che non so capire se sia il lato bohemien della vita montrealese o se proprio non abbiano consapevolezza del bello.

Alessandro (il partigiano)
Odio il Canada perché:
1) L'organizzazione dei trasporti pubblici, nel senso della rete e dei prezzi. Una citta' come Toronto dovrebbe avere almeno 10 linee di emtro che la collegano a tutte le citta' della York Region e a quelle piu' vicine della Peel. Dovrebbero esserci abbonamenti piu' convenienti
2) La telefonia mobile, arretrata e cara
3) Il telemarketing la domenica sera e le vendite porta a porta
4) La poca puntualita' degli operai (italiani)
5) L'arroganza e i metodi da italia meridionale dei datori di lavoro italiani di istituzioni italiane (Istituto Italiano di Cultura, ramificazione in Canada del Ministero degli Esteri)
6) Il prezzo della benzina e dell'assicurazione
7) Junior e Senior Kindergarden funzionanti solo 10 giorni la settimana
8) Il costo degli asili per i bimbi sotto l'eta' da kindergarden
9) La strage delle foche autorizzata
10) Il comportamento della polizia durante il G20
Renato (lo stanziale)
10 cose che non vorrei portarmi dietro dall`Italia:
1. Quelli che non pagano il biglietto dell'autobus, tanto nessuno controlla.
2. Usare sempre e solo l'auto per spostarsi.
3. I parcheggi in sosta vietata, doppia e tripla fila.
4. L'arroganza di moltissimi.
5. La difesa a spada tratta dei figli, qualunque cosa dicano o commettano.
6. La differenza tra sanità pubblica e privata soprattutto nei tempi di prenotazione di visite/esami.
7. Il voler finanziare la scuola privata quando quella pubblica avrebbe bisogno di vincere la lotteria tutti gli anni.
8. Il concetto di laicità della cosa pubblica, totalmente svuotato di senso.
9. Doversi spesso arrangiare. Io voglio pagare le tasse e ricevere dei servizi.
10. Questo cavolo di governo!

Francoise (la novità)
Odio il Quebec per:
-Discorso del medico di famiglia;
- I quebecchesi al volante mi ricordano tanto gli italiani, ed io, venendo da 4 anni e mezzi di UK mi ero abituata molto bene se non altro all'educazione al volante;
-ho l'impressione che i quebecchesi non siano il massimo della simpatia ne'educazione ma la mia esperienza troppo breve qui mi permette di esprimere un (mezzo) giudizio basandomi solo sul fatto che non tengono MAI la porta e mi sembrano un po'scontrosi. Ogni volta che trovo un canadese che tiene la porta ed e'molto piu'amichevole, guarda caso e'anglofono ;-)
-I treni: la settimana scorsa dovevo tornare da Montreal a Pointe Claire (a 20 minuti da Montreal, nella West Island) dove vivo e con raccapriccio ho appreso che il treno successivo sarebbe stato 3 ore dopo. Insomma, non mi sembra che le ferrovie siano un mezzo di trasporto a cui affidarsi qui. Anche in questo caso ero stata viziata in Uk dove, nelle ore non di punta, c'erano 2 treni all'ora come minimo. Se non altro passa un autobus ogni 10 minuti.
- Le strade sono in condizioni penose ed i viadotti a Montreal sembra che stiano per crollare da un momento all'altro, forse attendono la tragedia prima di fare qualcosa?Basta andare in Ontario, 45 minuti da dove vivo, per vedere strade decenti. Peccato, pure in questo mi sembra di essere tornata in Italia.

lunedì 8 novembre 2010

FAQ - Emigrare in Quebec 2 puntata

Continuo, come promesso, con il tema "Domande e Risposte", variando gli argomenti con domande pre- e post-visto.
A proposito di cialtronate, l`ora legale é arrivata anche in Quebec. Da ieri, siamo a -6 rispetto all`Italia. Se avete domande particolari o curiosità che non riuscite a trattenere, scrivete un commento al post, anche semplicemente come anonimi senza registrare un profilo. Grazie a tutti. Buona giornata.
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D. Quali sono gli interlocutori principali per la pratica del visto?
R. Per il visto come residente permanente in Canada, provincia del Quebec, viene applicata una procedura speciale, perché il particolare statuto di "Stato nello Stato", riconosciuto alla Provincia del Quebec, delega al Ministero Immigrazione Provinciale la selezione dei candidati. Per ottenere il visto, gli uffici di riferimento sono, quindi, due: il BIQ (Ufficio Immigrazione Quebec), con sede a Parigi, per la selezione e il rilascio del CSQ per i residenti europei e l`Ufficio Visti dell`Ambasciata di Roma, per il rilascio del Visto vero e proprio per i cittadini italiani e della regione sud Europa.

D. Come e quando si viene contattati dai due Uffici?
R. Le occasioni di contatto con gli Uffici preposti sono state, nel nostro caso, le seguenti: invio del dossier a Parigi, risposta del BIQ (tramite lettera semplice) per l`assegnazione del numero di riferimento; convocazione al colloquio di selezione al BIQ a Parigi (lettera semplice), colloqui e rilascio immediato del CSQ; invio del dossier all`Ufficio Visti a Roma e risposta (lettera semplice) dell`Ufficio Visti per l`assegnazione del numero di dossier; lettera (raccomandata AR) dell`Ufficio Visti per la visita medica; comunicazione dell`Ufficio Visti (email) con la conferma del rilascio del visto.

D. Come deve essere compilata la lista di esportazione dei beni personali ?
R. Noi abbiamo utilizzato 3 documenti per esportare, sdoganare e importare i nostri beni (comprensivi di biciclette, vino, mobili, vestiti, beni alimentari secchi, ecc.). La lista di carico del trasportatore, una mia lista generale, in excel, in cui elencavo tutti i beni (10 pantaloni, 1 computer, 50 giocattoli bambini, 100 libri, 1 caffettiera, ecc.) in ordine alfabetico che ho consegnato all`Immigration e alla Dogana all`arrivo in aeroporto, un`altra lista (identica alla seconda) suddivisa però per argomenti (vini, elettronica, libri, vestiti, cucina, ecc.) che ho consegnato alla Dogana prima di liberare il container, valorizzandola genericamente in un importo indicativo del valore totale dei beni. Inoltre la lista dei vini era valorizzata a parte, perché i vini sono sottoposti a una tassazione di favore, ma speciale.

D. Esiste un modo per velocizzare le pratiche?
R. Da italiano mi dico che é impossibile che non ci sia, ma io ho provato di tutto e non ho trovato alcuna possibilita`di "accelerazione".

D. Posso portare la mia auto in Quebec ?
R. No. Puoi portare la tua auto solo se sei un turista di passaggio e non riesci a vivere senza il tuo magnifico SUV bianco, con le cromature sul predellino, gli interni poltrona Frau e il simbolo dell`UNICEF sul tetto. Come Residente Permanente la tua auto deve sottostare alle disposizioni in tema di sicurezza stradale che nessuna auto, che non sia venduta in Nord America, possiede. Per cui vendila prima di partire.

D. Quali documenti tradotti in lingua sono utili in Canada ?
R. Certificato di nascita, stato di famiglia, certificato di matrimonio (possibilmente plurilingua, gia`predisposti dall`anagrafe in formato europeo, molto facili, comodi e convenienti), certificati vaccinazioni, libretto pediatrico, cartella dentistica, documenti vari per la scuola (diplomi, pagelle, ecc.).

D. Il certificato penale uso emigrazione, esiste?
R. Credo di no. Esiste il certificato penale-carichi pendenti per uso amministrativo, ma tutti coloro a cui ho domandato mi hanno risposto che non ne esiste uno con la dicitura "uso emigrazione".

D. All`arrivo in aeroporto a Montreal, la procedura di ingresso come nuovo residente é difficile? Quanto tempo si é trattenuti presso gli uffici dell'Immigration?
R. All`arrivo abbiamo trovato dei funzionari gentilissimi, preparati, premurosi e pazienti. Siamo rimasti negli uffici dell`Immigration quasi due ore, perché siamo arrivati in contemporanea con un volo dal Nord Africa e gli uffici dell`Immigration erano pieni, ma ben organizzati e efficienti.

D. In caso di emigrazione di una famiglia, la domanda per il visto deve essere compilata solo dal padre o dalla madre?
R. No, la domanda deve essere compilata dal richiedente principale (sia esso padre o madre), dall`altro congiunto (esistono dei moduli specifici) e dai figli maggiorenni. É importante considerare che anche per il congiunto-non richiedente principale, devono essere inviati diplomi, esperienze lavorative, curriculum vitae, oltre ai moduli specifici.

D. In che lingua é il colloquio a Parigi al BIQ? Che domande ti fanno?
R. Il colloquio a Parigi é in francese e in inglese e serve a valutare la propria motivazione, attitudine e capacita`di adattamento. Serve anche a discutere insieme al funzionario aspetti del proprio dossier che possono contribuire a consolidare la propria candidatura. Il colloquio a Parigi è l`unica occasione di contatto personale con un funzionario. Alla fine del colloquio, se ti viene rilasciato il CSQ, si e`proprio felici.

D. Cosa non c`è in Quebec, rispetto all`Italia, che puo`essere veramente utile e che difficilmente ritroverò ?
R. Il bidet.