lunedì 27 giugno 2011

Estate a Montreal

Ho capito, ho capito, l'articolo in francese sullo stato delle strade e dell'organizzazione di Montreal vi ha annoiato e non interessa più. Eppure vi assicuro che la circolazione stradale e la mancanza di gestione unitaria della città è qualcosa che prima o poi vivrete, e male, se vorrete vivere a Montreal. Tanto per avere un'idea più chiara. Montreal è un'isola, circondata da un fiume e unita alla terraferma da 6 ponti (4 veri e 2 semipedonali) e un tunnel a Sud e  6 ponti (3 veri e 3 comunali) a Nord. Ogni anni si aggiungono al traffico 45.000 veicoli, quest'anno verso Sud dei 4 ponti autostradali/metropolitani ne funziona 1 a pieno regime, 2 a una sola via e uno a senso alternato. A Nord è forse peggio. Se dovete entrare a Montreal la mattina considerate 1:45 - 2 ore di coda per percorrere 15 km a partire dalle 06.30 alle 10:00 e la sera per uscire la stessa storia dalle 15:30 alle 19:00. Da tre settimane anche fare il senso opposto, ossia uscire la mattina e rientrare la sera è diventato un incubo. Girare per la città di giorno è un altro bel casino. Usate la bicicletta, i mezzi pubblici, lasciate l'auto a casa, ok. Io lavoro a 45 km da Montreal, non ci sono treni, autobus o metro e in bici è lunghetta. Montreal è una città in salita e discesa con un clima non proprio mediterraneo, Uscite voi sotto l'acqua o in mezzo alla neve a -20 e poi mi dite. Autobus e metro alla grande, è vero ma il biglietto di una sola corsa costa 2,75 $, non è a tempo e non puoi cambiare linea. C'è Bixi, hurrà. Bello Bixi, un buco di 36 milioni di $ in due anni di vita, tutte le bici vengono prese per fare la discesa e poi devono intervenire i camioncini di Bixi a riportarle in salita! Però Montreal è la città glamour del Nord America, sono finite le Francofolies, il GP di F1 e siamo in pieno Festival Jazz (bellissimo e gratuito per tantissimi eventi), poi arriverà il Festival Just for Laught, poi la Festa della Fragola, poi gli U2 poi poi poi la neve. E nel frattempo la piscina costa 2$, è partito il progetto per mettere le biciclette sugli autobus, nel 2015 ci sarà il Campionato del Mondo di Calcio Femminile, in tutti i musei ci sono i camp de jour per i bambini, si aprono ristoranti, si protesta, iniziano i saldi. L'estate, dopo una primavera mer...a (...non è mai piovuto tanto a memoria d'uomo...), è magnifica, sole, vento, caldo, fresco di notte, vestiti leggeri e città aperta a tutte le ore. A Montreal fai la spesa fino alle 23.00 (al supermercato), ma non trovi un bar con le brioches aperto la mattina prima delle 08.00, parcheggi ovunque, ma ti danno la multa se sei con la bicicletta sul marciapiede (37$, test riuscito). Dal 1 luglio inizierà in pompa magna il grande fenomeno del trasloco e delle ventes de garage per la gioia delle pulci. Ah, dopo una lunga attesa di quasi due mesi dovuta al primo inoltro, mi è arrivato il rimborso delle tasse federali, direttamente sul conto corrente e più di quanto credevo. Buona settimana a tutti.
PS: se cliccate sul titolo del post andate direttamente al sito del Festival Jazz (che finezza...)

8 commenti:

  1. ESTATE IN ITALIA
    e finalmente!!!! 10 mesi e il viaggio premio me lo sono proprio guadagnato!!!! bene sono arrivata e dopo i primi giorni di ambientamento mi sono subito messa alla ricerca di un'attrezzatura che mi permetta di respirare. sembra però le abbiano esaurite. fra lo scoppiare del gran caldo, l'afa opprimente, lo stress che chiude spasmodicamente i bronchioli, sono andate a ruba. sembra sia ormai stato scientificamente e definitivamente accertato che la pianura padana è incompatibile con la vita. se non è lo smog e l'inquitamento che ti uccidono, lo fa il caldo e l'aria difficile da "inghiottire"; se sei così bravo o fortunato da scampare a questi mortali veleni è assai probabile che tu venga falciato da un'auto o da un autobus lanciati a folle velocità, se infine hai la disgrazia di avere per mano un bambino allora divieni immediatamente un bersaglio prefernziale. lo dicevo ma non ne ero convinta, ora lo sono: bisogna essere capaci di vivere in italia e anche se ci sei nato e vissuto 44 anni bastano 10 striminziti ridicoli mesi per attenuare la spavalderia, l'arroganza, la sfacciataggine e la maleducazione che qui possono fare la differenza fra la vita e la morte. altro che permis de conduire...
    adesso mi leggo il post per vedere cosa possono fare quegli sfigati che sono rimasti a montreal. ricordate: è in italia che si forgia il carattere non certo nalla bambagia di una città che offre concerti gratuiti!!!!

    RispondiElimina
  2. ho letto il post ma non capisco la differenza fra i ponti veri e quelli comunali. dopo aver riletto la frase più volte la spiegazione che mi sono data è che i ponti comunali sono costruiti in cartone del resto in canada ci costruiscono le case con il cartone...

    RispondiElimina
  3. Ho tagliato i capelli oggi. Mentre la tagliatrice mi chiedeva come e quanto volessi tagliato ogni ciuffo che prendeva in mano, mi rendevo conto delle difficolta' di un emigrato. I ponti di cartone e le bici per le discese sono soltanto apparenti ostacoli superabili. Le frustrazioni vere vengono dal non sapere spiegare il taglio di capelli usuale e preferito, quello che mi ha fatto accettare me stesso dopo anni sperimentali. Adesso mi sento ancora piu`brutto e, soprattutto, quel quarantenne che mi guarda dallo specchio non sono io! Le frustrazioni vengono dal non essere piu capaci di demolire dialetticamente il vigile che fa la multa al mio amico ciclista-guru e a tutti i "caporali" che anche qui, ogni tanto si incontrano. Uno dei momenti peggiori della mia vita e` stato qualche settimana fa: sono stato malamente apostrofato da un automobilista locale incivile e non sono stato in grado di assestare prontamente una parolaccia efficace e comprensibile. Mi e` uscito un vaff... in italiano e colpevolmente in ritardo. Ma so bene che avrei la stessa reazione di inadattamento di Lucia; secondo me e` come quando si smette di fumare e poi si ha accanto un fumatore. L`intolleranza, la puzza, il disgusto, il malessere aumentano esageratamente. Aver smesso di fumare e` uno dei miei achievement. Che finezza di metafora!

    RispondiElimina
  4. Fiiiiiiiigurati!!!!!! una donna dal parrucchiere a Montreal un uomo nemmeno riesce ad immaginare i risvolti pissicologici che si nascondono dentro un taglio di capelli. Io ho solo parzialemente risolto pensando che tanto ricrescono, che forse posso trovare anche meglio di quello che avevo sperimentato in italia poi ho chiesto alla mia vicina di casa il nome di un buon parrucchiere. ma la frustrazione del sentirsi padroni di una lingua con la quale esprimere le proprie necessità, frustrazioni, sentimenti è forse uno degli ostacoli più grandi da affrontare soprattutto per chi fa della comunicazione risorsa di vita. ... che fatica!!!!

    RispondiElimina
  5. Bossi, Borghezio, La Russa, De Mita, Scilipoti, Di Pietro, Schifani, là dove la lingua resta un mistero.

    RispondiElimina
  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  7. Del simpatico Schifani ricordo un gradevolissimo episodio; risale ai tempo in cui era un semplice deputato, alfiero di un orgogliosissimo e sensuale riportino, grazie al quale aveva raccolto successi tra il fiorfiore della intellighenzia palermitana fino a diventarne degno rappresentante nazionale. In virtù del suo ruolo e dei conseguenti oneri, aveva diritto alla tessera per l'ingresso gratuito presso cinema, teatri, circhi, zoo. Vuoi per disattenzione, vuoi per trame oscure, il nostro instancabile si recò al cinema con la tessera scaduta: un sospettosamente zelante bigliettaio impediva a lui e alla sua signora l'ingresso gratuito, invitandoli a fare il biglietto, come i comuni mortali che assistevano in coda. Lo sdegno del deputato fu enorme, le sue urla giuste e memorabili. Noi tutti ci offrimmo di raccogliere i soldi per permettere al Nostro di adempiere ai suoi doveri istituzionali. Sdegnosamente rifiutò pretendendo l'applicazione dei suoi diritti e la testa dell'impiegato, un probabile comunista e futuro magistrato. Ovviamente ottenne entrambi, tra il plauso della folla festante. Gente di cotanta caratura ha il diritto-dovere di occupare la seconda (seconda, numero due!!) carica dello stato italiano.

    RispondiElimina
  8. Scusate l'insistenza:
    http://www.gennarocarotenuto.it/2284-tutte-le-volanti-al-cinema-aurora-non-fanno-entrare-la-famiglia-schifani/

    RispondiElimina