domenica 16 maggio 2010

Torino, il Salone del Libro 2010

Ieri, sabato 15 maggio, siamo partiti alla volta di Torino. Il Salone di Torino, che mai avevamo visitato prima e che avremmo sempre desiderato visitare, ci chiamava da lontano: "veniteee, sarà l'ultima occasione...". Così abbiamo deciso e, dopo una puntata a Eataly, il Mercato del Gusto di fronte al Lingotto, siamo entrati in Fiera e abbiamo visitato i 5 padiglioni, tra stand delle grandi case editrici, laboratori per i più giovani, spazi RAI con concerti e trasmissioni dal vivo, conferenze e discussioni di Amélie Nothombe, Oliviero Beha, Zoottt, Gregory David Roberts, Travaglio, ecc.ecc.
Abbiamo assistito alla presentazione del libro "Bestiacce" e abbiamo deciso di comprarne una copia e di farla autografare dagli autori, perchè "siamo nati appassionati di libri" !
Ok, è il Salone del Libro, è un'istituzione, oggi c'è stato Saviano che ne ha parlato con emozione, ma, visto che sono l'autore del blog mi permetto di dire quello che penso:
"in 5 padiglioni c'è un solo stand, marginale e ben nascosto, con titoli (pochi) internazionali. Anzi ce ne sono due, perchè lo stand di Minimondi aveva, tra i titoli italiani per i bambini, anche due tavoli di libri (bellissimi) in lingua. Non c'è alcuna suddivisione per temi, argomenti, fasce di pubblico o di mercato, la Mondadori (la MONDADORI) è di fianco a Baba libri o a piccole librerie indipendenti. L'India, Paese ospite, era relegato lungo un corridoio con stand pre-allestiti. Più che il Salone del Libro, mi è sembrato il Salone delle case editrici, che propongono i titoli che ritrovi o ordini con facilità e abitualmente nelle librerie di una piccola-media città italiana. E' vero, vedere le trasmissioni RADIO RAI 2 e 3 in diretta è divertente, ma, ai tempi, le vedevi anche alla Borsa del Turismo. Insomma, secondo me niente di speciale ed in più non è neppure previsto uno sconto-fiera per i libri che acquisti agli stand. Così, oggi, sono andato prima da Feltrinelli in città ad acquistare un libro e accumulare un po' di punti e poi mi sono diretto all'Esselunga dove ho acquistato, con il 15% di sconto, lo stesso libro che ieri al Salone del Libro era proposto come novità. E' vero, l'emozione di tanti giovani, di tanti curiosi, di tanti libri, ma il Salone del Libro mi è sembrato uno dei tanti eventi autoreferenziali (librai, giornalisti e autori che parlano di loro stessi e si fanno i complimenti), buttato su e sfruttato fino a che la moda tira. Non mi sembra che gli organizzatori si siano "spremuti" più di tanto e la definizione di "fiera" mi è sembrata più adatta che quella di "salone".

4 commenti:

  1. Credo sia un'americanizzazione della cultura, quasi un ossimoro

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  2. Ciao Francesco. Ho scoperto il tuo blog leggendo quello di Simona (ne approfitto per salutarla: ti avevo scritto tre mesi fa riguardo al mio WHP in Québec, ricordi?).Sono arrivato alla Ville de Québec una decina di giorni fa e starò qui per sei mesi con il programma vacanza-lavoro. Per ora mi sembra ancora tutto perfetto. Anche qui hanno le loro beghe (sanità, corruzione, etc.), ma paragonate alle nostre sembrano nulla. Inoltre se noi siamo malati di calcio, questi sono pazzi di hockey!
    Leggo che sei stato a Torino, la mia città... Devo dirti che condivido le tue osservazioni sul salone del libro: è sempre più una fiera di commercio di libri. Ma è pur sempre un'occasione per avvicinarsi al libro, ampiamente migliorabile... ma per ora questo passa il convento.
    Grazie anche a te per le info sul difficile cammino di emigrazione, chissà che non mi tornino utili a scadenza visto. Ciao!

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  3. Renato, divertiti e augurati (auguriamoci) che l'estate 2010 sia meteorologicamente migliore del 2009. L'anno scorso è piovuto tanto e con tale continuità che, nonostante la crisi, le agenzie di viaggio e i tour operators canadesi hanno registrato il tutto esaurito per i viaggi verso il sole ! Il proprietario della catena di cinema Guzo ha dichiarato che mai aveva incassato come durante l'estate 2009 (e l'inverno a Montreal non è proprio da vita all'aria aperta). Insomma, una cosa banale, ovvia e cialtrona possiamo dirla: il clima in Canada non è quello mediterraneo e il mare è lontano. Almeno di questo potremo lamentarci!

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  4. Sì, ma i treni arrivano in orario e si può dormire con la porta aperta

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